domenica 1 giugno 2014

Sharing economy: il nostro presente ed il nostro futuro

Occupandomi attivamente di baratto, riciclo e riuso dal 2012, non potevo non farmi affascinare dall'idea della sharing economy, l'economia della condivisione.
Documentandomi sul web, ho "scoperto" che non è un "fenomeno" del momento, ma un concetto che già agli albori di questa crisi che ormai non ci abbandona più (quindi siamo intorno al 2008) si stava affacciando sul web.
Da allora sono nate diverse piattaforme che si occupano di particolari settori (il primo e forse più conosciuto è stato quello del car sharing), sono state tenute conferenze sull'argomento, addirittura gli economisti hanno iniziato ad analizzare il fenomeno ed a trarre conclusioni.
Dal car sharing si è passato al couch surfing (scambio di ospitalità) e si è arrivati ai più recenti social eating (condividere i pasti) e social renting (affittare, noleggiare ciò che hai in casa e non usi, ma che a qualcuno potrebbe servire). Un fenomeno ormai inarrestabile ed in continuo aumento grazie a nuove idee che nascono ogni giorno.
Tutto ciò sta spiazzando le pubbliche amministrazioni, in quanto non esistono leggi specifiche che regolamentano la sharing economy, per cui i professionisti dei vari settori toccati (albergatori, b&b, tassisti, ora anche i ristoratori) si sentono minacciati e chiedono che venga fatta giustizia.
Mentre mi tengo aggiornata sugli sviluppi dell'economia della condivisione, mi sono fatta una mia personale idea, usufruendo anche delle idee espresse da altri sicuramente e decisamente più esperti di me, nonchè più coinvolti.
La sharing economy ormai è avviata e non si può più fermare, è l'economia del futuro, ma anche di questo presente in cui buona parte della popolazione mondiale è ridotta al limite della sopportazione; non stiamo più vivendo, stiamo sopravvivendo. Chi non vuole soccombere, chi non vuole arrendersi, si deve reinventare, deve capire che le cose sono cambiate e non si può più tornare indietro, al "com'eravamo". Chi rimane ancorato a vecchie idee non ha speranze, chi si adatta al nuovo può farcela.
A questo ci hanno portati, ma questo sarà anche la fine del consumismo; siamo ancora in pochi ad accogliere a braccia aperte la sharing economy, soprattutto qui in Italia, ma è proprio dai pochi che nascono le grandi rivoluzioni ;)
Non solo i giovani, ma anche e soprattutto noi appartenenti a quella fascia che va dai 36 ai 64 anni dovremmo capire che è giunto il momento di reinventarci; perchè questa fascia di età è stata completamente abbandonata a se stessa, troppo vecchi per essere assunti e troppo giovani per andare in pensione, ma anche senza le prospettive di una pensione, poichè non abbiamo lavoro. Quindi cosa dobbiamo fare secondo "loro"? Suicidarci e toglierci dai piedi? Perdere tutto e diventare dei barboni?
Non so voi, ma io non ci sto e quindi... vai di sharing economy!!!
Per cominciare vi lascerò i link di tutti i network dedicati alla sharing economy che trovo più interessanti, ma poi vorrei continuare questo discorso postando le notizie più aggiornate ed i siti più recenti.
A voi poi la scelta, se aprirvi al nuovo o rimanere ancorati al vecchiume ;)

Airbnb
Il più famoso "affittacamere" ed attualmente quello più nel mirino delle lobby di albergatori e simili. Potete affittare una stanza, un letto, un divano, un'amaca od anche una casa intera. Dovete essere disponibili ad accogliere turisti da tutto il mondo ed essere disposti a socializzare con tutti quelli che suoneranno alla vostra porta. Funziona come un B&B; le persone si fermano da voi a dormire per una o più notti, poi se ne vanno.

Couchsurfing
Per ospitare turisti a casa vostra, ma anche per condividere eventi nella vostra città.

Per quanto riguarda il car sharing, i più frequentati sono
BlaBlaCar
Carpooling

Se vi piace cucinare ed ospitare turisti, pendolari od anche persone della vostra stessa città a pranzo o a cena, potete registrarvi su
New Gusto
Bon AppeTour
Cookening
People Cooks (questo, rispetto agli altri, è leggermente diverso, in quanto richiede una quota annuale di iscrizione e potrete poi ospitare studenti, pendolari o chi altro offrendo loro un menù composto da un primo, un secondo, frutta e bevanda al prezzo fisso di 6€)
Ed il più recente Cucina e condividi strutturato come un take away casalingo: voi cucinate e chi non ha tempo di farlo prenota e passa a prendere una o più porzioni di quello che avete preparato, senza però fermarsi a pranzo/cena a casa vostra.

Se avete in casa oggetti, ma anche abbigliamento, che non usate mai o quasi mai, potete invece provare ad affittarli a chi ne ha bisogno magari per un giorno od un breve periodo su Loc Loc.

Se avete invece degli alimentari a lunga scadenza che non riuscite a consumare, potete donarli ad altri della vostra città utilizzando il sito I Food Share. Potete anche cercare tra le ceste alimentari in offerta nella vostra città e richiedere quelle che più vi piacciono.

Mettete a frutto le vostre capacità e proponetevi su questi siti, per guadagnare qualcosina offrendo prodotti e servizi
Sharing it
Tabbid
oppure offritevi gratis, guadagnando solo crediti da spendere poi per richiedere prestazioni ad altri utenti
Time Republik

Donate le vostre eccedenze di qualsiasi tipo (alimentari, abbigliamento, oggettistica, ecc.) ai vostri vicini
Next Door Help
ed il neonato Vicini di Casa appena partito, ha quindi bisogno di essere "colonizzato" da tutti noi

Infine vi segnalo Collaboriamo, una vetrina per la sharing economy italiana, che monitorizza le nuove start up dedicate al sociale e ci tiene aggiornati su come si stanno evolvendo le cose in questo mondo tutto da scoprire. Inoltre trovate una directory con altri interessanti social network che non vi ho citato qui.







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